Oltre 70 milioni di euro per sostenere le startup della Lombardia e spronare nuovi imprenditori a fondare la loro società nella regione. “Vogliamo continuare ad avere una visione internazionale, grazie alla nostra capacità di attrarre competenze e nuovi investimenti”, ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi. Il pacchetto è di otto misure, due le più importanti: l’istituzione del Fondo Lombardia Venture da 40 milioni di euro e il rifinanziamento del programma Microcredito che nel 2024 potrà contare su un budget di 24 milioni di euro.
Il Fondo Lombardia Venture
Con Lombardia Venture verranno iniettati 40 milioni di euro in fondi gestiti da investitori professionisti che finanziano startup e scaleup del deeptech. Si inizia con 360 Capital, United Ventures e Indaco che apriranno a Lombardia Venture tre loro fondi. Nel dettaglio, 360 Capital Italia ha una dimensione target di 60 milioni di euro, con focus sulle startup del deeptech e del software; United Ventures III ha a disposizione 150 milioni di euro, con attenzione ai sistemi intelligenti complessi, climate tech, digitalizzazione sostenibile; Indaco Ventures I conta su un budget di 134 milioni di euro e si concentra su investimenti nel life science, cleantech, elettronica e digitale.
Per ottenere il finanziamento della Regione le startup dovranno presentarsi per un round A, B, B+ e le scaleup dovranno essere iscritte e attive al Registro imprese da 12 mesi, con sede legale e sede operativa in Lombardia (che dovrà essere garantita per 5 anni). Gli investimenti azionari, viene spiegato, assicureranno ogni volta un rapporto di co-investimento del 50%, tra le risorse di Lombardia Venture e quelle degli altri sottoscrittori, e non potranno superare la soglia massima di 5 milioni di euro. Se il round è superiore il rapporto di co-investimento sarà inferiore. Il periodo di investimento si conclude il 30 giugno 2028.
Microcredito e Nuova Impresa
Ventiquattro milioni di euro la Lombardia li investirà attraverso la misura Microcredito che sarà disponibile da gennaio 2024. Potranno ottenere da 15mila a 40mila euro le pmi attive in Lombardia da massimo 5 anni, ma anche lavoratori autonomi che hanno iniziato la loro attività in Regione da meno di un quinquennio. La logica è sempre quella del co-finanziamento: la Regione affiancherà un operatore di microcredito, mettendo il 40% del totale finanziato. La quota pubblica avrà un tasso di interesse fisso dello 0,5%, mentre gli operatori potranno spingersi fino a un Tan del 9%. È prevista la remissione parziale della quota di co-finanziamento concesso da Regione Lombardia: le ultime rate possono essere abbonate per un importo massimo pari al 50% della quota capitale di co-finanziamento.
Altri 5 milioni Palazzo Lombardia li mette con il bando Nuova Impresa. Sempre con l’obiettivo di supportare l’auto-imprenditorialità. In collaborazione con il sistema camerale, verrà concesso un contributo a fondo perduto fino al 50%, nel limite massimo di 10mila euro, per sostenere la nascita di società. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3mila euro e sono ammissibili le spese sostenute per l’avvio del progetto. Le domande dovranno essere presentate entro il 28 marzo 2024. Negli anni, rivendica la Regione, ha contribuito alla nascita di oltre 1.500 imprese, di cui un terzo fatte da under 35.
Skydeck Europe Milano e il Bic dell’Esa
Nell’area di Mind, proprio dove Milano visse i fasti di Expo 2015, Skydeck, l’acceleratore di Berkeley, ha stabilito la sua sede europea che è supportata da Regione Lombardia con uno stanziamento di 1,5 milioni di euro. Il programma di accelerazione internazionale supporta il percorso di crescita e sviluppo, anche internazionale, di imprese innovative, oltre a promuovere programmi di rafforzamento imprenditoriale di startup attirando talenti, iniziative e investimenti anche dall’estero.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui