Cosa prevede la legge sul pignoramento della pensione e sul minimo vitale impignorabile: la guida.
Un nostro lettore ha ricevuto un decreto ingiuntivo che non ha opposto e che pertanto è diventato definitivo. Ha tuttavia una pensione netta di circa mille euro. Si chiede se il giudice potrebbe disporne il pignoramento e fino a quanto. Per comprendere qual è il limite di pignoramento per una pensione da 1000 euro è necessario fare un passo indietro e tornare alla riforma operata dalla Legge 21 settembre 2022, n. 142 di conversione del decreto “Aiuti-bis”. Questa ha modificato il limite di impignorabilità delle pensioni, definendo qual è il nuovo ammontare del cosiddetto “
minimo vitale impignorabile” delle pensioni erogate dall’Inps e dagli altri enti di previdenza. Vediamo dunque quali sono le nuove regole e fino a che punto può arrivare il pignoramento della pensione.
Pensione: il pignoramento vale sul netto o sul lordo?
Secondo la riforma, il pignoramento si applica innanzitutto sul netto della pensione, ossia sull’importo che viene bonificato mensilmente al pensionato sul suo conto.
Quali sono le regole sul pignoramento di una pensione?
Dal netto della pensione bisogna innanzitutto detrarre dall’ammontare della pensione il cosiddetto minimo vitale, che è pari al doppio dell’importo dell’assegno sociale
annualmente rivalutato dall’Inps e che non può mai essere inferiore a 1.000 euro.
In pratica, bisogna verificare a quanto ammonta l’assegno sociale e poi moltiplicare tale cifra per due.
Ad esempio, per il 2024 l’assegno sociale è di 534,31 euro al mese. Il doppio è pari a 1.068,62 euro. Dunque:
- una pensione di mille euro o meno, non può mai essere pignorata;
- altrettanto (ad oggi) una pensione di 1.068,62 euro non può mai essere pignorata;
- la parte che eccede il doppio dell’assegno sociale può essere pignorata nei limiti di un quinto.
Quindi, ad esempio, una pensione di 2.000 euro può essere pignorata nella misura di un quinto calcolato su 931,38 euro (ossia la differenza tra 2.000 euro e 168,62 euro). Dunque, l’ammontare che verrà trattenuto dall’Inps per versarlo poi al creditore è di 186,277 euro al mese.
Qual è il limite di pignoramento di una pensione per debiti col fisco?
Se il creditore è Agenzia Entrate Riscossione (che agisce per l’omesso pagamento di cartelle esattoriali), sono previsti limiti più stringenti al pignoramento della pensione.
Innanzitutto, la prima pensione successiva alla notifica del pignoramento non può essere toccata e deve andare al pensionato.
Inoltre, per il calcolo della quota pignorabile bisogna innanzitutto sottrarre (anche in questo caso) il minimo impignorabile secondo le regole viste sopra. La residua parte della pensione può essere pignorata entro massimo:
- un decimo, se l’assegno non supera 2.500 euro;
- un settimo, se l’assegno è superiore a 2.500 euro e non supera 5.000 euro;
- un quinto, se l’assegno supera 5.000 euro.
Fino a quando dura il pignoramento della pensione?
Il pignoramento resterà in piedi finché il debito non sarà completamente estinto.
Pignoramento pensione: che succede se c’è un altro pignoramento?
Non si tengono in considerazione eventuali cessioni volontarie del quinto, che pertanto non andranno a ridurre l’ammontare della quota pignorabile.
Invece se è in corso un altro pignoramento, il creditore successivo viene messo in “accodo”: si soddisfa solo dopo che quello precedente è stato soddisfatto.
Tuttavia, il giudice può autorizzare due pignoramenti contemporaneamente solo se appartengono a classi diverse. Le classi sono:
- pignoramento per debiti col fisco;
- pignoramento per debiti alimentari o di mantenimento;
- pignoramento per altri debiti.
In ogni caso, non si può pignorare più della metà della pensione.
Come funziona il pignoramento della pensione dopo che è accreditata sul conto corrente?
Le regole che abbiamo appena visto valgono sia quando la pensione viene accreditata direttamente sul conto corrente, sia quando la stessa è ancora in capo all’Inps e il pignoramento viene notificato prima del bonifico.
Nel primo caso è la banca che fa la trattenuta del quinto; nel secondo caso è l’Inps.
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