La startup di intelligenza artificiale di Elon Musk, xAI, ha ottenuto un finanziamento da 6 miliardi di dollari per intensificare la sua competizione con gli ex alleati di OpenAI
Elon Musk conquista un nuovo traguardo: stavolta spetta alla sua xAI, la startup di intelligenza artificiale che ha raccolto 6 miliardi di dollari in un finanziamento di serie B sostenuto da investitori tra cui Andreessen Horowitz e SequoiaCapital. Il ricavato verrà utilizzato per portare sul mercato i primi prodotti di xAI, costruire infrastrutture avanzate e accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie future. Ma questo sembra essere solo l’inizio: “Ci saranno altre cose da annunciare nelle prossime settimane”, ha detto Musk in un post su X, in risposta all’annuncio del finanziamento. Insomma, una spasmodica corsa all’intelligenza artificiale, con investitori che si lanciano in finanziamenti alle start up per competere con il mercato OpenAI che, intanto, secondo alcune indiscrezioni, si attesterebbe tra i 18 e i 24 miliardi di dollari.
I precedenti: il sostegno di Musk alla diffusione di un “AI alternativa”
Musk, che in precedenza aveva finanziato OpenAI (prima del lancio di ChatGPT verso la fine del 2022), ha poi ritirato il proprio sostegno all’impresa portando avanti un atteggiamento prudente nei confronti dell’AI, a causa dei potenziali pericoli della tecnologia. Ma le esitazioni non sono durate a lungo, considerando che, a novembre, Musk ha lanciato una sorta di competitor del ChatGPT di OpenAI: si tratta Grok, che è stato addestrato su e integrato in X ed è un chatbot che, a suo dire, sarebbe libero da pregiudizi (per ora non è accessibile in Italia e altrove può essere utilizzato soltanto da chi è abbonato a X nella sua versione più costosa ovvero Premium+). Tutto sembra avere una connessione, insomma: i finanziamenti, l’alternativa a ChatGpt e tutto il resto. Almeno considerando che, pare, il nuovo progetto di Musk ambirebbe a costruire un supercomputer per alimentare la prossima versione del suo chatbot Grok (l’esordio sarebbe previsto entro l’autunno del 2025 e xAI potrebbe collaborare con Oracle per sviluppare il gigantesco computer).
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L’ennesimo successo, un fundraising fortunato
Al di là delle prospettive, questo nuovo round da 6 miliardi ottenuto da Musk certifica la capacità di Musk di raccogliere facilmente nuove adesioni anche di tipo finanziario e anche al netto di situazioni critiche (basti pensare alla sua Tesla, divisa tra i guai con i regolatori e il calo delle vendite). Un fundraising di tutto rispetto, insomma. “xAI si concentra principalmente sullo sviluppo di sistemi avanzati di intelligenza artificiale che siano sinceri, competenti e massimamente vantaggiosi per tutta l’umanità. La missione dell’azienda è comprendere la vera natura dell’universo” si legge sul comunicato ufficiale. E già Musk è all’opera per formare la squadra di lavoro: “xAI sta assumendo per numerosi ruoli e cerca persone di talento pronte a unirsi a un piccolo team concentrato sull’avere un impatto significativo sul futuro dell’umanità”.
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