Radovan Vitek è il re del mattone ceco pronto a rilevare Parsitalia, Capital Dev ed Eurnova, la società di Parnasi con cui la Roma ha programmato di costruire il nuovo stadio a Tor di Valle. Dopo l’inchiesta sul costruttore romano che ha rallentato l’iter burocratico per la realizzazione della nuova casa della Roma, uno dei nodi che Pallotta ha dovuto affrontare è stato quello del destino della società proprietaria dei terreni sui quali far sorgere il nuovo impianto, fortemente indebitata con UniCredit, con cui è stato poi raggiunto un accordo per la cessione a Boston della quota nel progetto e dei terreni di Tor di Valle.
Ora lo scenario si è fatto più ampio e sotto i riflettori è finito Vitek, uomo ben noto in ambiti finanziari nel nostro Paese. Ha iniziato come barista in Italia nei primi Anni 90, all’indomani della caduta del comunismo a Praga, oggi è proprietario dell’impero immobiliare Cpi Property Group, grazie a una rapidissima carriera imprenditoriale, iniziata dal nulla poco più di venti anni fa e nel 2015 ha comprato per più di venti milioni di euro la villa di Ringo Starr nella contea inglese del Surrey, a 60 km da Londra (immersa nel verde e attorniata da 200 ettari di terreno, dotata di otto camere da letto e e sette bagni, piscina coperta, cinema, palestra e persino eliporto).
Vitek è di Brno, ma parla italiano quasi da madrelingua e alla soglia dei 50 anni ha un patrimonio stimato di valore pari a più di due miliardi di euro (tra i primi dieci nella classifica degli uomini più ricchi di Repubblica ceca e Slovacchia). Ben noto in Italia e in particolare in ottimi rapporti con UniCredit. Risale per esempio al gennaio 2011 l’operazione con la quale comprò per 12 milioni di euro il credito che la banca guidata da Jean Pierre Mustier vantava nei confronti della società del settore scommesse Sazka, crediti che poi nello stesso anno Vitek vendette al Ppf di Petr Kellner, già allora l’uomo più ricco della Repubblica ceca.
Vitek è poi quello che ha comprato da UniCredit, sempre nel 2011, per 890 milioni di corone, circa 35 milioni di euro, il prestigioso palazzo sulla Na Prikope di Praga, l’immobile in stile neorinascimentale dove aveva la sede centrale Zivnostenska banka, l’istituto predecessore di UniCredit bank in Repubblica ceca (comprato da UniCredit nel 2003) e che poi Vitek ha venduto a una compagnia cinese. Nel 2015 il Cpi Group di Vitek ha ottenuto un prestito di 3,23 miliardi di corone, 124 milioni di euro, da due banche, la UniCredit e la Komercni banka.
Relativamente ai rapporti di Vitek con l’Italia, oltre ai suoi trascorsi nella penisola da cameriere, Forbes di lui nel 2015 scriveva: “Il rapace del mattone Vitek volteggia sull’Italia alla ricerca della preda giusta da ghermire”. In quella occasione si diceva che l’imprenditore ceco fiutava possibilità di affaroni in Italia e che a tal fine aveva pronti centinaia di milioni di euro da utilizzare. Era stato lui stesso a dichiarare: “Ci sono tanti progetti interessanti da comprare. Provo con qualcosa di più piccolo, poi si vedrà”. Per piccolo intendeva un progetto di realizzare 15 ville di lusso in Sardegna in prossimità di Porto Cervo. Martin Nemecek, managing director di Cpi Group recentemente ha dichiarato che “in Italia ci sono immobili finanziati dalle banche ai limiti della ragionevolezza. I debitori hanno problemi e le banche vendono a prezzi molto interessanti”.
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