- Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2024, con un importo massimo di spesa pari a 5.000 euro, tuttavia dal prossimo anno potrebbe scomparire.
- Il sostegno consiste in una detrazione del 50% sulla spesa per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che rispettano i requisiti stabiliti.
- Per richiedere il bonus mobili occorre effettuare la dichiarazione dei redditi esponendo i costi sostenuti nell’apposito riquadro.
Le diverse manovre fiscali degli ultimi anni hanno confermato il bonus mobili sia per il 2023 che per il 2024 e attualmente prevede un importo massimo di 5.000 euro di spesa. Si tratta di una detrazione del 50% sui costi sostenuti, a fronte dell’acquisto di mobili ed elettrodomestici che rispettano i requisiti stabiliti dalla normativa.
Effettuare la richiesta del bonus mobili è molto semplice, infatti basterà indicare nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi, Modello 730 o Modello Persone Fisiche, l’importo della spesa.
Il bonus è riconosciuto ai contribuenti che hanno effettuato durante l’anno l’acquisto di grandi elettrodomestici entro una certa classe energetica e di mobili per arredare una casa oggetto di ristrutturazione. Tuttavia dal prossimo anno l’agevolazione potrebbe scomparire del tutto, secondo le prime ipotesi al governo.
Bonus mobili: cos’è e come funziona
Il Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 ha introdotto il bonus mobili che è stato poi prorogato con la Legge di Bilancio 2021. La Legge di Bilancio 2023 ha confermato anche per il 2023 il bonus mobili.
Tuttavia, se in precedenza l’importo massimo era stato fissato a 10.000 euro di spesa, nel 2023 è sceso a 8.000 euro, mentre per l’anno in corso è diminuito ancora a 5.000 euro.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il bonus mobili consiste in una detrazione IRPEF del 50% della spesa, relativa all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione.
La detrazione è calcolata sull’importo massimo stabilito dalla Legge di Bilancio 2023. Il pagamento di tale importo deve essere effettuato mediante:
- bonifico bancario;
- carta di debito;
- carta di credito.
Al contrario, la spesa non può essere portata in detrazione se è stata effettuata mediante assegni bancari, in contanti o con altri mezzi di pagamento.
Il bonus è riconosciuto ai contribuenti che acquistano mobili ed elettrodomestici nuovi che rispettano precisi requisiti. Gli acquisti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2024.
Questo sostegno nasce con l’obiettivo di rilanciare il settore, oltre che per incentivare l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica alta rendendo così l’abitazione più efficiente da un punto di vista energetico.
Bonus mobili addio dal 2025
Secondo recenti ipotesi al governo, il bonus mobili ed elettrodomestici potrebbe presto scomparire: dal 2025 infatti potrebbe essere cancellato in via definitiva. Con molta probabilità sarà la prossima Legge di Bilancio a stabilire il termine di questo supporto economico, in quanto per il momento non sono state decise operazioni per rifinanziarlo.
Seguendo l’andamento generale dei bonus, per cui il governo ha apportato dei decisivi tagli, è verosimile che non verranno introdotti altri fondi per questo sostegno. Per poter quindi ancora accedere a questo vantaggioso bonus è necessario procedere entro la fine di quest’anno, rispettando i requisiti della misura.
Pertanto è indispensabile portare avanti dei lavori di ristrutturazione presso l’immobile per cui si intende applicare il bonus e rimanere entro le soglie massime stabilite quest’anno.
Chi può richiedere il bonus mobili
Possono usufruire del bonus i proprietari di un immobile oggetto di ristrutturazione che siano contribuenti in Italia.
In più, il bonus è rivolto anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che abbiano sostenuto le relative spese come i proprietari o nudi proprietari e i titolari di un diritto reale di godimento.
Inoltre, il bonus è previsto, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce, per i seguenti soggetti:
- locatari o comodatari;
- i soci di cooperative divise e indivise;
- gli imprenditori individuali.
Possono richiedere il bonus anche i soggetti che producono redditi in forma associata, tra cui i soci di società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, soci di imprese familiari. Lo stesso vale anche per gli imprenditori individuali.
In più, se hanno sostenuto direttamente le spese e sono intestatari di bonifici e fatture, possono ottenere la detrazione anche:
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado);
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016;
- il componente dell’unione civile.
Bonus mobili 2024: i limiti
Come abbiamo anticipato, la detrazione del 50% è riconosciuta su un importo totale che negli anni è cambiato. L’importo massimo degli acquisti di mobili ed elettrodomestici è:
- 16.000 euro per il 2021;
- 10.000 euro per il 2022;
- 8.000 euro per il 2023;
- 5.000 euro per il 2024.
Infatti, fino al 31 dicembre 2022 era previsto il diritto di accedere al bonus mobili su importi fino a 10.000 euro, riservato ai contribuenti che avevano effettuato acquisti entro il 2022 e riferiti a lavori iniziati nel 2021. Il tetto massimo è quindi sceso progressivamente fino a 5.000 euro.
Tuttavia, se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per cui si è usufruito della detrazione.
Bonus mobili 2024: i requisiti
Il bonus è riconosciuto sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici. Tuttavia, questi ultimi devono essere di classe energetica:
- non inferiore alla classe A per i forni;
- classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
- classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Il pagamento per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici deve essere effettuato con i seguenti strumenti:
- bonifico bancario;
- carta di debito;
- carta di credito.
La detrazione è riconosciuta anche per l’acquisto di beni con finanziamento a rate, purché la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le medesime modalità previste per i contribuenti e purché il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Se sono rispettati tutti i requisiti, la detrazione può essere riconosciuta anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Per ottenere il bonus mobili, uno dei principali requisiti è quello di realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici. Di conseguenza, per poter ottenere il bonus il contribuente deve aver effettuato interventi come:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
- manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Come richiedere il bonus mobili
Per effettuare la richiesta del bonus mobili, il contribuente deve indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, vale a dire il modello 730 per dipendenti e pensionati e il modello Persone Fisiche per liberi professionisti.
L’importo da recuperare mediante detrazione è suddiviso poi in 10 quote annuali di pari somma. Di conseguenza, la spesa si recupera in dieci anni. Nel 2024 non è più possibile accedere invece a questi meccanismi:
- cedere il credito;
- ottenere lo sconto in fattura.
Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono infatti state sospese per tutti i bonus edilizi dall’attuale governo.
La detrazione, da inserire nella dichiarazione dei redditi, è rivolta unicamente al contribuente che ne usufruisce per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Per richiedere il bonus è anche necessario presentare i seguenti documenti all’Agenzia delle Entrate:
- l’attestazione del pagamento (la ricevuta del bonifico o la ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito la documentazione di addebito sul conto corrente);
- le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
- lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Rispettando tutte queste prescrizioni.
Bonus mobili 2024 – Domande frequenti
Il bonus mobili è una detrazione del 50% su un importo massimo di 5.000 euro spesi per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici presso un immobile oggetto di ristrutturazione.
Il bonus mobili 2024 è previsto per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici all’interno di una casa ristrutturata, purché rispettino i requisiti stabili dalla legge.
Per ottenere il bonus mobili 2024 il contribuente deve indicare la spesa sostenuta nella dichiarazione dei redditi nell’apposito riquadro.
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