Lo spopolamento delle aree interne del Paese è un fenomeno che si cerca di arginare con incentivi in molte regioni d’Italia. In Sardegna sono stati disposti dei bonus per acquisto o ristrutturazione della prima casa. Scopriamo come funziona il contributo a fondo perduto (fino a un massimo di 15mila euro) e chi può farne domanda (fino al 29 novembre 2022) per immobili nei Comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.
Bonus prima casa in Sardegna, i requisiti
Da un lato il bonus per la prima casa nei piccoli centri della Sardegna prevede uno stanziamento regionale da 45 milioni di euro per chi acquista o ristruttura una prima casa nei comuni con popolazione inferiore a 3mila abitanti.
Per accedere al bonus, il requisito è quello di avere la residenza anagrafica nel Comune in questione o trasferirvela entro 18 mesi dall’acquisto o dalla data di ultimazione dei lavori, a condizione di non provenire già da un piccolo comune sardo. Non solo, è necessario avere la propria residenza nell’abitazione acquistata o ristrutturata per cinque anni dalla data di erogazione a saldo del contributo.
La domanda deve essere effettuata entro il 29 novembre 2022 (per l’annualità 2022). I Comuni possono prevedere condizioni aggiuntive di assegnazione di priorità o maggior punteggio quali:
- il trasferimento della propria residenza da un altro Comune;
- l’esecuzione di lavori di ristrutturazione nel centro storico;
- l’acquisto e ristrutturano immobili dichiarati inagibili;
- un nucleo famigliare più numeroso;
- essere una giovane coppia;
- essere in condizione di debolezza sociale o economica.
Contributi all’acquisto della prima casa in Sardegna, quanto spetta
I contributi per la prima casa in Sardegna ammontano ad un massimo del 50% della spesa per un massimo di 15mila euro a soggetto (un soggetto per nucleo familiare), valido anche in caso di acquisto e ristrutturazione in contemporanea. Il finanziamento è declinato su tre annualità (2022-2023-2024).
Contributi alle attività commerciali in Sardegna
Un analogo contributo viene erogato per chi decida di aprire un’attività commerciale in Sardegna. Nei comuni con meno di tremila abitanti 60 milioni di euro su tre annualità sono a disposizione per ogni nuova attività e ogni nuovo trasferimento di attività. Anche in questo caso il contributo massimo è di 15mila euro, che diventano 20mila in caso si abbia un aumento dell’occupazione nella zona. A questa misura si dovrebbe aggiungere un credito di imposta fino al 40 per cento delle imposte versate dalle imprese a titolo di sgravio fiscale per chi desideri aprire un’attività in un piccolo centro sardo.
Case a 1 euro in Sardegna: in quali comuni è possibile
Le misure sopra elencate si aggiungono all’iniziativa Case a 1 euro, destinata a chi desidera acquistare e ristrutturare parte del patrimonio edilizio dei centri sardi, ahimè spesso in decadenza. L’iniziativa coinvolge al momento vari comuni, tra cui Bonnanaro, di cui abbiamo parlato qui.
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