Tantissimi i terreni agricoli all’asta in tutta la penisola. Di seguito l’iter di presentazione dell’offerta, è un’interessante opportunità.
l’ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) ha fondato la Banca nazionale delle terre agricole nel 2016 con il fine di ridare centralità all’agricoltura nel nostro Paese, In particolare sostenendo la nascita di nuove aziende imprese e utilizzare al meglio il territorio.
Si tratta uno strumento rilevante per chi vuole investire nel settore agricolo, ma che ha più difficoltà a reperire capitali e terreni da sfruttare. Gli obiettivi di ISMEA si confermano con la settima edizione della Banca nazionale dei terreni agricoli che ha preso il via da poco. Sono all’asta 428 appezzamenti agricoli, derivanti da attività fondiarie abbandonate, per fallimento o prepensionamento.
Quali i terreni agricoli disponibili, per gli investitori
Gli ettari di terreni appartenenti all’ISMEA, alle Regioni e altri soggetti pubblici messi all’asta sono circa 11mila. Gli appezzamenti disponibili sono sparsi in tutta Italia, dai grandi fondi in Puglia alle piccole proprietà toscane, per una vasta tipologia di terreni dalle aree per seminativi ai vigneti. Ma molte occasioni sono reperibili in Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Calabria, Sardegna, Marche.
I prezzi dei terreni sono molto variabili andando da circa 100mila euro a un milione e mezzo. I prezzi degli appezzamenti agricoli in Italia variano molto, raggiungendo le cifre più elevate soprattutto nel Nordest e più basse soprattutto al Sud della Penisola e nelle Isole. Dunque le offerte dell’asta potrebbero rilevarsi molto vantaggiose per un investitore del settore agricolo.
L’iter per la partecipazione prevede una manifestazione di interesse da inviare, entro il 29 agosto, all’ISMEA e una successiva conferma cliccando sul link ricevuto all’indirizzo PEC indicato. La conferma va data entro 90 giorni dall’apertura dei termini, pena l’esclusione. Dopo la conferma, gli interessati ricevono un invito alla partecipazione delle procedure di vendita del terreno selezionato. L’iter infatti prevede la presentazione di un’offerta non inferiore alla base d’asta.
La vendita è prevista fino al terzo tentativo con offerte economiche pervenute al Notaio banditore o al Notaio periferico sia in forma cartacea in busta chiusa, che in formato digitale. L’offerta economica presentata vincola i partecipanti per 180 giorni a partire dalla data di presentazione, presentando un deposito cauzionale pari al 10 per cento di ogni singolo lotto di terreno.
Il deposito va inviato mediante assegno circolare bancario non trasferibile e intestato a ISMEA. Non sono ammessi altri titoli o forme di pagamento e determinano l’esclusione dalla procedura. Per i primi tentativi di vendita le offerte sono accettate, se aventi importo pari almeno alla base d’asta.
Dopo la scadenza dei termini di presentazione delle offerte, il notaio apre le buste, controllando la concordanza con i criteri richiesti e termina le procedure di vendita. La mappa dettagliata dei terreni all’asta è disponibile sul sito dell’ISMEA.
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