Un nuovo accordo che mettere a disposizione del settore agricolo 20 miliardi di euro in finanziamenti destinati all‘innovazione: lo hanno siglato, il Ministero dell’Agricoltura, Cassa Depositi e Prestiti, e Intesa Sanpaolo.
L’iniziativa che si inserisce nell’ambito delle misure del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’intesa prevede il finanziamento di programmi di investimento mirati e l’elaborazione di un intervento specifico per l’efficienza del magazzino di prodotti a una lunga stagionatura. Le risorse andranno a finanziare le seguenti attività:
- valorizzazione e sviluppo delle filiere produttive italiane;
- ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica e valorizzazione dei prodotti;
- risparmio energetico, economia circolare e interventi per il benessere animale;
- internazionalizzazione delle imprese agricole e sostegno all’espansione nei mercati esteri;
- ricambio generazionale in agricoltura, reti d’impresa, digitalizzazione ed e-commerce;
- supporto ai giovani che avviano attività imprenditoriali in agricoltura o per lo sviluppo di quelle esistenti;
- accesso alle agevolazioni di settore, a valere sul PNRR e sul Piano Nazionale per gli investimenti Complementari (PNC).
L’agricoltura e l’agroalimentare sono peraltro tra i settori strategici del Piano 2022-2024 di CDP.
In particolare, per facilitare l’accesso al credito, Cassa Depositi e Prestiti promuove una serie di interventi tra cui finanziamenti agevolati concessi attraverso il «Fondo rotativo imprese» (FRI), contributi a fondo perduto erogati su risorse del PNRR o del ministero, linee di funding per il sostegno indiretto alle PMI e alle Mid-Cap, iniziative di basket bond e finanziamenti diretti a imprese di dimensioni maggiori.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui