- Per imprenditoria giovanile si intendono le imprese “giovanili”, ossia la cui proprietà e controllo è detenuto prevalentemente da persone con un età inferiore a 36 anni.
- Ogni anno ci sono tantissimi incentivi e agevolazioni nazionali e territoriali disponibili per l’imprenditoria giovanile.
- Tra gli incentivi ci sono finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e sostegni al credito.
Oggi per incentivare l’imprenditoria giovanile, lo Stato e gli enti territoriali hanno messo in campo una serie di incentivi e agevolazioni. In questo modo, i giovani hanno maggiori possibilità di intraprendere la via imprenditoriale per realizzare progetti ambiziosi.
Sia a livello nazionale, che territoriale, i giovani imprenditori e le imprese costituite in prevalenza da giovani, possono accedere a finanziamenti a fondo perduto, ad agevolazioni fiscali o persino a sostegni al credito.
In questa guida vedremo cosa si intende nel dettaglio per imprenditoria giovanile e quali sono i principali incentivi dedicati ai giovani imprenditori disponibili per il 2023.
Cosa si intende per imprenditoria giovanile
Per imprenditoria giovanile si intendono quelle attività portate avanti da imprese giovanili, vale a dire quelle imprese il cui controllo e la cui proprietà appartengono prevalentemente da soggetti di età inferiore a 36 anni.
In base alla normativa vigente, si considerano giovani le imprese la cui partecipazione di giovani è superiore al 50% mediando le composizioni di quote di partecipazione e di cariche amministrative detenute da giovani.
Vi è, poi, una distinzione per grado di imprenditorialità giovanile. Questo è definito in base alla maggiore o minore partecipazione di giovani negli organi di controllo e nelle quote di proprietà dell’impresa.
Nello specifico, il grado di partecipazione giovanile è dedotto dalla natura giuridica dell’impresa, dalla quota di capitale sociale detenuta, oltre che dalla percentuale di giovani presenti tra gli amministratori o titolari o soci dell’impresa.
La classificazione del grado di imprenditorialità può essere:
- maggioritario;
- forte;
- esclusivo.
Il grado di imprenditorialità giovanile è determinato in base ai fattori illustrati nella seguente tabella.
Grado di imprenditorialità giovanile | Società di capitali | Società di persone e Cooperative | Ditta individuale | Altre forme giuridiche |
Maggioritario | % di cariche + % di quote > 100%” |
>50% Soci | – | >50% Amministratori |
Forte | % di cariche + % di quote > 100%” |
≥60% Soci | – | ≥60% Amministratori |
Esclusivo | 100% di cariche + 100% di quote | 100% Soci | Titolare | 100% Amministratori |
Imprenditoria giovanile: incentivi per giovani imprenditori
Per incentivare i giovani ad intraprendere la via imprenditoriale, lo Stato e gli enti territoriali hanno dedicato numerosi incentivi per giovani imprenditori.
Si tratta sia di incentivi nazionali che regionali, che offrono la possibilità di usufruire di agevolazioni per contenere o recuperare i costi relativi all’avvio o alla gestione dell’impresa.
Da molti anni lo Stato dedica una particolare attenzione all’imprenditoria giovanile. Infatti, la Legge 95 emanata nel 1995 aveva il fine di fornire agli aspiranti giovani imprenditori gli strumenti e le risorse per favorire lo sviluppo delle imprese giovanili all’interno delle aree svantaggiate del paese.
Tra gli incentivi e le agevolazioni vi sono sia i finanziamenti a fondo perduto, ma anche la possibilità di accedere ad un regime fiscale vantaggioso. Alcune regioni italiane inoltre sono considerate migliori per l’imprenditoria giovanile, proprio a causa dei diversi incentivi presenti.
Regime fiscale per giovani imprenditori
Il regime fiscale più vantaggioso per i giovani imprenditori è sicuramente il regime forfettario, che prevede una flat tax, o tassa piatta, del 15%. In più, per le startup, l’imposta sostitutiva si riduce al 5% per i primi cinque anni.
Ma la tassa piatta è solamente uno dei numerosi vantaggi del regime forfettario. Infatti, questo regime prevede anche:
- l’esonero dall’applicazione dell’Iva in fattura;
- nessun obbligo di conservazione delle scritture contabili;
- l’applicazione dell’imposta di bollo sulle fatture superiori a 77,47 euro (come sostituto dell’Iva);
- riduzione dei contributi previdenziali per gli imprenditori iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS.
Tuttavia, il regime forfettario non può essere applicato a tutti i tipi di impresa. Infatti, vi possono aderire professionisti, lavoratori autonomi e ditte individuali con ricavi inferiori a 85.000 euro.
Sono, inoltre, escluse le imprese:
- che erogano più di 20.000 euro a favore di collaboratori in un anno;
- con residenza al di fuori dello stato italiano;
- che hanno aderiscono ai regimi IVA speciali;
- che effettuano in via prevalente cessioni di fabbricati;
- imprenditori e autonomi che partecipano a società;
- che svolgono un’attività che è una prosecuzione del precedente lavoro, ovvero con lo stesso datore di lavoro, nei due anni precedenti;
- che ricevono redditi da lavoro dipendente e assimilati l’anno precedente superiori a 30.000 euro.
In più, non possono aderire a tale regime le società, di capitali o di persone.
Imprenditoria giovanile: gli aiuti Invitalia
Invitalia, o Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., è un’agenzia governativa che gestisce gli incentivi dedicati alle imprese.
Tra gli aiuti introdotto dal 2022 troviamo:
- ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero;
- Resto al Sud;
- Cultura Crea 2.0;
- SmartStart Italia.
1. ON, Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero
L’incentivo ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero è dedicato ai giovani e alle donne che vogliono avviare una nuova impresa. Si tratta di un finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto da utilizzare per realizzare progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro.
L’agevolazione può arrivare a coprire fino al 90% delle spese ammissibili. Per effettuare la domanda bisogna presentare il business plan e la documentazione esclusivamente online, attraverso la piattaforma informatica di Invitalia.
2. Resto al Sud
Un’iniziativa territoriale è, invece, quella di Resto al Sud, un incentivo che punta a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle seguenti regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia.
Possono accedere all’incentivo anche le imprese nelle aree del cratere sismico del Centro Italia, vale a dire Lazio, Marche e Umbria, ma anche quelle situate nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
L’incentivo è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni. In totale, i fondi disponibili sono di 1miliardo e 250 milioni di euro.
Il bando consiste in un finanziamento a fondo perduto che va a coprire il 50% delle spese sostenute. Si tratta, quindi, di un finanziamento agevolato. Per le ditte individuali, il tetto massimo richiedibile è di 60.000 euro.
Le spese ammissibili sono:
- ristrutturazione di beni immobili;
- acquisto di macchinari, attrezzature e programmi informatici;
- principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.
3. Cultura Crea 2.0
Cultura Crea 2.0 non è altro che la versione rinnovata dell’iniziativa Cultura Crea, e consiste in un incentivo volto a sostenere la crescita di imprese e iniziative no profit che appartengono al settore turistico-culturale.
Si tratta di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto riservati a imprese che operano nelle regioni:
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Puglia;
- Sicilia.
4. Smart&Start Italia
L’incentivo Smart&Start Italia è l’incentivo che punta a offrire un sostegno per la nascita e lo sviluppo delle startup innovative. Si tratta di un finanziamento per progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Per partecipare al bando bisogna compilare il form direttamente sul sito di Invitalia. Possono partecipare al bando le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Con questo incentivo è possibile ottenere finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto e tutoraggio, coinvolgendo diverse categorie di spesa.
Imprenditoria giovanile: finanziamenti
Ad oggi numerosi finanziamenti a fondo perduto sono dedicati all’imprenditoria giovanile, disponibili sul sito di Invitalia. Per accedere a tali finanziamenti è necessario, prima di tutto, distinguere le varie tipologia di finanziamento. Questo, infatti, può essere:
- fondo perduto;
- conto capitale;
- conto interessi;
- garanzie.
Quelli dedicati all’imprenditoria giovanile sono principalmente finanziamenti a fondo perduto, vale a dire dei contributi erogati senza che sia necessario restituire la somma ricevuta. In genere, questa somma viene restituita dall’ente erogatore dopo che l’imprenditore ha effettuato l’investimento e dato prova dell’acquisto.
Per accedere a tali finanziamenti, le imprese devono partecipare ai bandi pubblici ed essere in possesso dei requisiti richiesti.
In genere, come abbiamo visto, i bandi sono rivolti a specifiche categorie di imprenditori, come artigiani, imprese che lavorano nel settore culturale, imprese che risiedono in specifici territori italiani e così via. Bisogna, poi, fare attenzione alle spese ammissibili per cui è previsto il rimborso.
Per ottenere il finanziamento, quindi, l’impresa deve redigere un business plan, vincere in bando e effettuare l’investimento, inviando tutta la documentazione richiesta che comprovi l’acquisto. Segnaliamo alcuni tra gli incentivi disponibili nel 2023.
1. Generazione Terra 2023
L’agevolazione Generazione Terra 2023 è un incentivo economico che copre il 100% del prezzo di acquisto di terreni dedicato ai giovani di età non superiore a 35 o a 41 anni.
L’incentivo è riservato ai soggetti che intendono ampliare la superficie della propria azienda agricola o a chi vuole avviare un’iniziativa imprenditoriale in agricoltura.
Il fondo è gestito da ISMEA, Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, che mette a disposizione finanziamenti fino a 500.000 euro o a 1,5 milioni di euro, in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza.
2. NIDI, Puglia
Il progetto NIDI – Fondo di sostegno per le nuove iniziative d’impresa è un fondo messo a disposizione dalla regione Puglia. Il sostegno consiste in contributi a fondo perduto e prestiti rimborsabili a sostegno di:
- persone che hanno perso il lavoro;
- giovani e donne che vogliono avviare studi professionali associati o microimprese, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite;
- micro e piccole imprese esistenti che vogliono realizzare un subentro generazionale nella propria gestione;
- dipendenti che intendono salvaguardare la propria occupazione rilevando le imprese in crisi o le imprese confiscate per cui lavorano.
I beneficiari sono le Compagini Giovanili da costituirsi in forma di società, partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare, ma anche imprese femminili sia in forma di impresa individuale che di società, costituite da meno di 6 mesi o non ancora costituite e partecipate interamente da donne di età superiore a 18 anni.
Possono accedere al bando anche le nuove imprese, partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da:
- giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro;
- titolari di Partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la domanda abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 euro;
- soci lavoratori e amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
- soci e amministratori delle imprese beneficiarie dell’Avviso “PIN – Pugliesi Innovativi”.
Possono partecipare al bando anche le nuove imprese turistiche. Per fare domanda bisogna compilare il form sul portale Sistema Puglia, solo online nella sezione dedicata.
Imprenditoria giovanile – Domande frequenti
Per imprenditoria giovanile si intende l’insieme delle imprese giovanili, vale a dire le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà è detenuta in prevalenza da persone che hanno un’età inferiore ai 36 anni.
Oggi lo Stato e gli enti locali offrono numerose agevolazioni ai giovani imprenditori, che riguardano finanziamenti a fondo perduto o una riduzione delle imposte. Leggi di più nella nostra guida.
La legge 95/95 per l’imprenditoria giovanile è stata emanata con l’obiettivo di offrire finanziamenti per le imprese giovanili che vogliono sviluppare un’idea imprenditoriale, agevolando il loro ingresso nel mercato finanziando il loro progetto di startup e permettendo di avviare un’attività.
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